5 errori che fanno aumentare la bolletta in estate: i suggerimenti dell’ingegnere energetico

5 errori che fanno aumentare la bolletta in estate: i suggerimenti dell’ingegnere energetico

L’estate porta con sé giornate lunghe, sole splendente e temperature elevate. Tuttavia, insieme al caldo torrido, spesso arrivano anche bollette dell’energia elettrica decisamente più salate. Molti consumatori si chiedono come sia possibile che la spesa aumenti così tanto nei mesi estivi, anche adottando alcune accortezze. La risposta, secondo gli ingegneri energetici, sta spesso in una serie di errori comuni che si commettono nella gestione della casa durante la stagione calda. In questo articolo analizziamo i 5 errori più frequenti che fanno lievitare la bolletta in estate e vediamo i suggerimenti pratici di un ingegnere energetico per risparmiare senza rinunciare al comfort.

Errore 1: Uso scorretto del condizionatore

Il condizionatore è il principale alleato contro il caldo, ma anche il responsabile numero uno dell’aumento dei consumi elettrici estivi. L’errore più comune è impostare una temperatura troppo bassa, spesso tra i 18 e i 21 gradi, nella speranza di raffreddare più velocemente gli ambienti. In realtà, ogni grado in meno rispetto alla temperatura esterna comporta un aumento del consumo energetico del 7-10%. L’ingegnere energetico consiglia di impostare il termostato tra i 25 e i 27 gradi, che rappresentano un buon compromesso tra comfort e risparmio.

5 errori che fanno aumentare la bolletta in estate: i suggerimenti dell’ingegnere energetico

Un altro errore è lasciare il condizionatore acceso anche quando non si è in casa o durante la notte, senza sfruttare la funzione “timer” o “sleep”. Queste modalità permettono di programmare lo spegnimento automatico, evitando sprechi inutili. Inoltre, molti dimenticano di effettuare la manutenzione periodica dei filtri, che se ostruiti riducono l’efficienza dell’apparecchio e aumentano i consumi.

Suggerimento dell’ingegnere: utilizzare il condizionatore solo nelle stanze effettivamente utilizzate, chiudendo porte e finestre per evitare dispersioni. Abbassare le tapparelle o chiudere le tende durante le ore più calde limita l’ingresso del calore, riducendo il lavoro del climatizzatore. Infine, una buona ventilazione serale permette di rinfrescare la casa naturalmente, diminuendo il ricorso all’aria condizionata.

Errore 2: Elettrodomestici utilizzati nelle ore sbagliate

Durante l’estate, il consumo degli elettrodomestici può incidere pesantemente sulla bolletta, soprattutto se vengono utilizzati nelle ore di punta, quando l’energia elettrica costa di più. Molti utenti non tengono conto delle fasce orarie previste dal proprio contratto di fornitura, utilizzando lavatrici, lavastoviglie e forni nelle ore centrali della giornata, proprio quando la richiesta energetica è massima.

5 errori che fanno aumentare la bolletta in estate: i suggerimenti dell’ingegnere energetico

L’ingegnere energetico suggerisce di programmare l’uso degli elettrodomestici nelle fasce orarie più economiche, solitamente la sera o nei weekend. Alcuni apparecchi moderni dispongono di funzioni di avvio ritardato che consentono di impostare il funzionamento negli orari desiderati. Inoltre, è bene evitare di utilizzare più elettrodomestici energivori contemporaneamente, per non superare la potenza impegnata e incorrere in costi aggiuntivi.

Un altro aspetto importante è la manutenzione: filtri puliti e apparecchi efficienti consumano meno energia. Infine, preferire cicli di lavaggio a basse temperature e a pieno carico contribuisce a ridurre i consumi senza compromettere la qualità del risultato.

Errore 3: Illuminazione inefficiente e sprechi di luce

Con le giornate più lunghe, si tende a sottovalutare l’impatto dell’illuminazione sulla bolletta. Tuttavia, lasciare le luci accese inutilmente o utilizzare lampadine tradizionali a incandescenza o alogene può incidere notevolmente sui consumi. Le lampadine LED, invece, consumano fino all’80% in meno rispetto a quelle tradizionali e hanno una durata molto superiore.

5 errori che fanno aumentare la bolletta in estate: i suggerimenti dell’ingegnere energetico

Un errore frequente è non sfruttare la luce naturale, che in estate è abbondante. Tende leggere e colori chiari per le pareti riflettono meglio la luce solare, riducendo la necessità di accendere le luci artificiali. Anche la disposizione dei mobili può influire: evitare di posizionare armadi o tende pesanti davanti alle finestre permette una migliore diffusione della luce.

Il suggerimento dell’ingegnere è di dotarsi di sensori di presenza o timer per l’illuminazione in zone di passaggio come corridoi, garage e bagni. In questo modo, le luci si accendono solo quando servono. Ricordarsi sempre di spegnere le luci nelle stanze non utilizzate e di sostituire progressivamente tutte le lampadine con modelli LED ad alta efficienza.

Errore 4: Isolamento termico insufficiente

Un’abitazione poco isolata è più difficile da raffreddare in estate, costringendo a un uso massiccio del condizionatore e facendo lievitare la bolletta. Pareti, tetti, finestre e porte che non trattengono il fresco all’interno permettono al calore di penetrare facilmente, vanificando gli sforzi per mantenere una temperatura gradevole.

5 errori che fanno aumentare la bolletta in estate: i suggerimenti dell’ingegnere energetico

L’ingegnere energetico raccomanda di verificare lo stato degli infissi e, se necessario, installare doppi vetri o guarnizioni isolanti. Anche l’applicazione di pellicole riflettenti sui vetri può ridurre l’ingresso dei raggi solari. Per chi ha la possibilità, investire in un cappotto termico o in pannelli isolanti per tetto e pareti rappresenta una soluzione efficace e duratura.

Infine, non bisogna trascurare le piccole azioni quotidiane: chiudere le finestre nelle ore più calde, arieggiare la casa solo la mattina presto o la sera tardi, e utilizzare tende oscuranti o persiane. Questi accorgimenti aiutano a mantenere la casa fresca più a lungo, riducendo la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento energivori.

Errore 5: Ignorare le fonti di calore interne

Spesso si sottovaluta l’impatto delle fonti di calore interne sulla temperatura della casa. Forni, fornelli, computer, televisori e altri dispositivi elettronici generano calore che si somma a quello proveniente dall’esterno, rendendo più difficile mantenere un ambiente fresco e confortevole.

L’ingegnere energetico consiglia di limitare l’uso degli elettrodomestici che producono calore nelle ore più calde della giornata. Ad esempio, è preferibile cucinare la sera o utilizzare il microonde invece del forno tradizionale. Anche spegnere i dispositivi in standby o non necessari aiuta a ridurre il calore e i consumi.

Un altro suggerimento è quello di sostituire le vecchie lampade alogene con LED, che producono meno calore. Infine, se si dispone di un impianto fotovoltaico, concentrare i consumi nelle ore di produzione massima consente di sfruttare al meglio l’energia autoprodotta, riducendo l’impatto sulla bolletta.

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